![]() Data | ![]() Padova, 25 maggio 2018 |
![]() Oggetto | ![]() PREMIO CAMPIELLO, SELEZIONATA LA CINQUINA FINALISTA (Janeczek, Cavazzoni, Orecchio, Targhetta, Postorino) - Campiello Opera Prima a Valentini |
![]() Tipologia | ![]() Comunicato Stampa |
![]() Conf. Informa | ![]() Pubblicato il 06/01/2018 |
Massimo Finco, Presidente di Confindustria Padova, ha affermato: “Senza cultura non c’è sviluppo. È l’idea da cui è nato il Campiello e il fondamento del concetto stesso di sviluppo. Un’idea che ha posto la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale tra le necessarie priorità dell’azione politica, ha rimosso pregiudizi e diffuso la consapevolezza dell’industria come patrimonio culturale dell’Italia. Per noi, fare impresa e fare industria è fare cultura. E la cultura rafforza l’impresa. Una ‘cultura politecnica’, sintesi di umanesimo e scienza, di creatività e tecnologia, che sa parlare il linguaggio di un mondo che cambia. Il bilancio del Mibact è tornato, lentamente, a crescere e l’Art Bonus ha dato impulso. Non si interrompa questo percorso, anzi si acceleri. Investire in cultura e conoscenza è una sfida perfetta per il nostro Paese. I governi si alternano, ma l’Italia resta l’Italia e la cultura rimane uno dei settori principali su cui investire”.
Di seguito la motivazione con cui è stato assegnato il Premio Campiello Opera Prima:
Dopo il terremoto del 2009, “Camporammaglia di Sassa”, immaginario paese in provincia dell’Aquila, corre il rischio di diventare la capitale del dolore, e di attirare tutta l’attenzione dei media e dei politici. Attorno alla casa di Adelio, gli ottanta abitanti si muovono come sull’aia di un cascinale, sospesi tra stupore e angoscia: figure di resistenza alla catastrofe naturale e alla mutazione sociale.
Tra reportage, epos corale e romanzo di formazione, Valerio Valentini, con uno stile che non indulge mai al patetico, in equilibrio tra memorie di infanzia e referto saggistico, mette in scena due cataclismi: il terremoto esterno, che sconvolge le esistenze degli ottanta, e li relega nei moduli abitativi provvisori, e quello interiore, che segna il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Sarà l’organizzazione della festa patronale a dare ai giovani la motivazione per una forma di resistenza che attraversa il tessuto sociale e le vite individuali.
La scrittura di Valentini, sorvegliata e ironica, in grado di assorbire elementi dialettali senza scadere nello stereotipo, narra il passaggio da una civiltà ancora contadina, mai mitizzata, alla modernità che stravolge le vite dei tre amici. E mostra come, contro ogni aspettativa, sia possibile ridare un centro al paese e riallacciare le vite e le storie di tutta la comunità.
Il vincitore della 56^ edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 15 settembre a Venezia sul palco del Teatro La Fenice, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. I Giurati vengono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.
Questa edizione del Premio Campiello è sostenuta da Eni, Intesa San Paolo, Umana, Fincantieri, Tiffany&Co, Verona Fiere, Anthea, Calearo Antenne, Sum, Somec, Seingim, Texa, con la collaborazione di Grafiche Antiga, Abate Zanetti, il Consorzio del Prosecco Superiore, i Bibanesi e Trenitalia quale vettore ufficiale del premio. Rai Main Media Partner, Rai Cultura Media Partner e Community Group Corporate Communication.
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