Comprendere per Cambiare
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ATTENZIONE AL DESIDERIO DI PRENDERE CIÒ CHE APPARTIENE AGLI ALTRI
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MODALITA' MISTA E IN PRESENZA
Nella lettera d’addio scritta nel 1423, il doge Tommaso Mocenigo invitava i veneziani a fare “attenzione al desiderio di prendere ciò che appartiene agli altri e portare guerre ingiuste per cui Dio vi distruggerà”. La massima autorità di una delle più forti potenze del ‘400 confermava così quella lungimiranza che per secoli ha rappresentato la cifra distintiva della Serenissima. Innovazione, rispetto per l’ambiente, supremazia tecnologica sul mare, arte della diplomazia e relazioni con il mondo avevano fatto di Venezia, con il suo Stato da Mar e il suo Stato da Tera, un unicum. Una repubblica sostenibile per necessità: poca terra, pochi uomini, una città fondata sull’acqua, elemento da controllare a partire dai fiumi, e pochi grandi boschi dai quali dipendevano la stabilità di ogni costruzione lagunare, il suo gigantesco arsenale e la sua flotta. I veneziani erano ovunque e tuttavia il viaggio più affascinante per loro era il ritorno. Come il marchese della poesia di Rilke che alla domanda dal suo alfiere, “perché cavalcate per queste terre?”, risponde, “Per ritornare”. Proprio come Ulisse con la sua Itaca. La nostra Itaca oggi è il mondo. Un pianeta che implora di non saccheggiarlo e di non avvelenarlo. Le realtà conosciute nel viaggio ideale di comprenderexcambiare 2022 ci dicono che il rispetto per la terra, per il bello e per la cultura camminano da sempre insieme alla crescita economica e sociale. Giunti a questo punto dobbiamo porci una sola domanda: come abbiamo fatto a non accorgerci delle possibilità che abbiamo proprio qui con quello che già c’è?
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