Il “coordinamento” delle associazioni imprenditoriali padovane ribadisce la piena condivisione del percorso di trasformazione in Spa e collocamento sul mercato.
Obiettivo: capitale privato in maggioranza entro giugno 2002
PADOVAFIERE: UN CDA DI “GARANZIA”,
PRESIEDUTO DA MACOLA, PER PRIVATIZZARE L’ENTE
Appello ai “soci fondatori” e alla Regione a recepire con urgenza le proposte
di via Tommaseo, per garantire un percorso “indifferibile e necessario” di sviluppo
Le Associazioni imprenditoriali padovane hanno chiesto nei giorni scorsi un incontro alla Presidenza della Fiera di Padova per conoscere, più dettagliatamente, il progetto di trasformazione e privatizzazione dell’Ente, anche alla luce della legge nazionale dello scorso febbraio che liberalizza il settore, ottemperando a precise e non rinviabili direttive comunitarie.
L’ampia ed esauriente illustrazione del progetto da parte del Presidente della Fiera e dei consulenti incaricati di produrre la documentazione e gli studi necessari al percorso futuro di privatizzazione dell’Ente, hanno convinto le Associazioni componenti il “Coordinamento” padovano della positività del percorso e della necessità, per la Fiera, di imboccare, senza indugi, la strada proposta.
Pertanto, il “Coordinamento” delle Associazioni che sottoscrivono questo documento comune intende precisare quanto segue:
1) l’attuale CdA, il suo Presidente e l’intero management della Fiera, in questi 5 anni di mandato, hanno operato al meglio garantendo lo sviluppo dell’Ente con risultati positivi che sono evidenti. Ciò è stato possibile sia per la composizione imprenditoriale degli organi dirigenti, sia per il rapporto fattivo e collaborativo delle Associazioni imprenditoriali, sia per l’alto impegno delle risorse umane presenti in Padova Fiere;
2) è fuori dubbio che il percorso, oggi proposto, di trasformazione e privatizzazione dell'Ente si rende necessario sia per rispondere positivamente alle sollecitazioni e agli indirizzi legislativi comunitari e nazionali sia per dotare l’Ente di via Tommaseo di una moderna struttura giuridica pronta a svolgere un ruolo leader nel campo fieristico, dotandosi dei mezzi necessari alla dura competizione futura;
3) si ritiene, pertanto, necessario che i “soci fondatori” della Fiera - Comune, Provincia e CCIAA (quest’ultima ha deliberato lunedì 8 ottobre, ndr) - adottino tutti gli atti necessari al fine di determinare, nei prossimi giorni, un primo, decisivo, passaggio di trasformazione dell’Ente Fiera di Padova in Società per Azioni.
La proposta di determinare un futuro Consiglio di Amministrazione presieduto dall’attuale Presidente di Padova Fiere e dalle massime rappresentanze istituzionali dei “soci fondatori” trova concordi le Associazioni imprenditoriali padovane.
Detto Consiglio di “garanzia” avrà il compito di accompagnare la nuova Fiera alla privatizzazione sostanziale, in tempi certi (sei mesi) favorendo l’entrata in maggioranza di nuovi soci privati al fine di sostenere un importante progetto di rafforzamento gestionale e finanziario di Padova Fiere.
Si chiede, pertanto, che tutti gli organi preposti a valutare e a determinare tutti gli atti deliberativi previsti dalla legge 7/2001 (Comune, Provincia, Camera di Commercio, Regione, CdA della Fiera di Padova) recepiscano positivamente e con urgenza le proposte predisposte dal Presidente della Fiera di Padova per garantire un percorso indifferibile e necessario che apra per l’Ente padovano un nuovo capitolo di sviluppo e qualificazione nell’interesse della città, della Provincia di Padova e della nostra Regione.
Padova, 15 ottobre 2001
Per il
COORDINAMENTOdelle Associazioni imprenditoriali padovane
(Ascom - Cia - Cna - Confesercenti - Federazione Coldiretti - Federveneto Claai - Unindustria - Unione Provinciale Agricoltori - Upa)