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Padova, 26 novembre 2008 |

Oggetto | 
Università-impresa: lo stage in azienda? Stavolta lo fanno i professori.
Al via "Internship in azienda" di Terziario Avanzato Confindustria PD e Ateneo |

Tipologia | 
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Conf. Informa | 
Pubblica in Confindustria Informa |
Comunicato Stampa
Al via il progetto “Internship in azienda” del Terziario Avanzato di Confindustria Padova.
Venti ore di tirocinio per sei docenti di Scienze della Comunicazione dell’Ateneo di Padova.
Dalla teoria alla pratica per comprendere i segreti del marketing e la domanda di professionalità
UNIVERSITÀ-IMPRESA: LO STAGE IN AZIENDA?
QUESTA VOLTA LO FANNO I PROFESSORI
Gianni Potti: «Un’esperienza unica in Italia, da estendere a tutti i settori».
Flavia Ursini: «Così miglioreremo il collegamento della laurea con il mondo del lavoro»
(Padova - 26.11.2008) - Togliersi i panni teorici e vestire con lo stage quelli dell’imprenditore per capire come lavora una società di marketing, come si gestisce un piano di comunicazione o si organizza un evento. Si chiama “Internship in azienda” ed è l’ultima novità in tema di collaborazione Università-impresa promossa dalla Sezione Terziario Avanzato di Confindustria Padova e dal Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Ateneo di Padova. Ma questa volta lo stage in azienda lo fanno i professori.
Sei docenti del corso di laurea saranno ospitati per un periodo di tirocinio in altrettante aziende padovane del settore marketing e comunicazione (Media 90, Pallino & co, Progress & Partners, RDB Comunicazione, Studioverde, Action). Lo stage si articolerà in 20 ore di formazione tra dicembre e gennaio, in cui ciascun docente si calerà nel vivo del processo aziendale grazie alla guida di un tutor.
«Con questa iniziativa, unica in Italia, vogliamo portare i professori dentro le aziende per apprendere modalità di lavoro, know how, esigenze di mercato - spiega il presidente del terziario avanzato di Confindustria Padova, Gianni Potti -. L’obiettivo è condividere le dinamiche del lavoro e i fabbisogni di nuove competenze e professionalità, da trasferire quindi agli studenti. Non a caso la proposta nasce dal comparto più innovativo dell’economia padovana e, se esteso a tutti i settori, consentirà di rendere più stretto il collegamento tra formazione universitaria e domanda di professionalità, in un modo più efficace di tanti convegni e seminari».
«L’esperienza diretta nelle aziende del territorio, oltre a una prima valutazione dell’iniziativa - sottolinea Flavia Ursini presidente del corso di laurea in Scienze della Comunicazione - fornirà spunti utili per migliorare la programmazione dei nostri corsi e renderli più aderenti alle esigenze del mondo del lavoro. Sono convinta che le aspettative di professori e professionisti sui nostri laureati siano molto più convergenti di quanto si pensi». «Si tratta di un progetto - aggiunge Michele Cortelazzo, docente di Linguistica italiana all’Università di Padova - che vuole approfondire e rafforzare in modo costruttivo il dialogo tra Università e impresa attraverso il confronto diretto, anche nel campo delle lauree umanistiche e sociali».
Dopo l’abbinamento impresa-docente e il primo incontro in azienda, aperto a tutti i professori, seguiranno i moduli specifici su marketing, comunicazione e formazione delle risorse umane. Tra i docenti coinvolti, che insegnano materie come linguistica, economia del territorio, statistica sociale, c’è chi seguirà lo sviluppo di un progetto grafico, chi l’organizzazione di un evento o l’ideazione di una campagna pubblicitaria.
A febbraio 2009 ci sarà una prima valutazione dell’iniziativa, realizzata insieme alla Camera di Commercio di Padova. Dopo la quale il terziario avanzato di Confindustria Padova candiderà lo stage per professori a diventare una best practice nazionale. Ma quali sono le aspettative delle aziende? «Per noi è un’iniziativa validissima per calibrare la preparazione teorica dei docenti sulle case histories aziendali attraverso le dinamiche operative di lavoro», commenta Giorgio Saretta presidente di Progress & Partners che negli ultimi cinque anni ha realizzato 50 stage per studenti, metà dei quali proprio di Scienze della comunicazione, e dove lo stage ha rappresentato la modalità di ingresso per il 70% dei collaboratori. «Sarà utile far partecipare i docenti anche ai nostri colloqui di selezione per far comprendere quali sono i requisiti formativi richiesti dall’azienda».
PADOVA VALLEY, INCUBATORE DI INNOVAZIONE. Il terziario avanzato padovano esprime un’indiscussa leadership per densità di imprese e competenze. Una “Padova Valley” fatta di servizi innovativi e tecnologici, al primo posto in Veneto e all’ottavo in Italia (dopo città come Milano, Roma, Bologna) per numero di addetti nel settore. Fra il 1998 e il 2008 ha visto raddoppiare il numero di imprese, da 7.331 a 13.331, che costituiscono circa un quarto (22,9%) delle oltre 58mila imprese di servizi innovativi e tecnologici del Veneto, con il 22,2% degli occupati pari a circa 50mila addetti. E’ il comparto con la maggiore produttività per addetto, superiore al dato nazionale, e rappresenta un quarto della ricchezza prodotta in provincia di Padova.
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