Chimica: Padova, operazione trasparenza con "Aziende Aperte 2002"
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Conf. Informa
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Comunicato Stampa
Al via il primo “Open door” promosso da Unindustria: 400 studenti visiteranno stabilimenti e laboratori delle maggiori aziende chimiche della provincia. Il presidente dei chimici De Pace: “L’unico modo per non temere la chimica è conoscerla” CHIMICA: PADOVA, OPERAZIONE TRASPARENZA CON “AZIENDE APERTE 2002” Domani, mercoledì 27 novembre, porte aperte alla Zapi di Conselve per i giovani dell’Istituto Cattaneo di Monselice
(Padova - 26.11.2002) - Jeans e t-shirt, cosmetici, cellulari, componenti per auto: la chimica è parte del nostro quotidiano, eppure resta una grande sconosciuta. Costruire momenti di conoscenza con i cittadini, i giovani, i consumatori diventa perciò essenziale per stabilire un rapporto di fiducia.
Ne è convinta Unindustria Padova, che ha promosso fino al 6 dicembre “Aziende Aperte 2002”.Per la prima volta, le maggiori aziende chimiche padovane apriranno le porte a 400 studenti degli Istituti superiori ad indirizzo chimico-biologico Natta, Ruzza e Scalcarle di Padova, Cattaneo di Monselice, Duca D’Aosta di Este e dei corsi di laurea in Biotecnologie, Chimica dei prodotti cosmetici e Chimica industriale dell’Università di Padova, per spiegare il ruolo della chimica nello sviluppo e l’impegno per l’ambiente.
Dai fitofarmaci e antiparassitari prodotti dalla Zapi di Conselve alle cere detergenti impermeabilizzanti della Fila di San Martino di Lupari, dalle resine e vernici della Sirca di San Dono di Massanzago ai cosmetici della Farmogal di Rovolon: gli studenti potranno verificare con mano l’impatto dei cicli produttivi sull’ambiente circostante e nella vita di ogni giorno. Durante le visite, della durata di due ore, sarà evidenziato il rapporto tra produzione e ambiente, con riferimento ai processi e al trattamento di scarichi ed emissioni. Il “tour” partirà con la presentazione dell’impresa e dei suoi prodotti, seguirà la visita agli impianti e ai laboratori, dove saranno eseguiti esperimenti dimostrativi.
L’iniziativa rientra nel progetto “Open door - Scoprire la Chimica in Europa” organizzato dal Cefic, Confederazione delle Associazioni Chimiche Europee, e promossa in Italia da Federchimica. Un’operazione trasparenza che l’industria chimica sta portando avanti con il Programma Mondiale Responsible Care, per dimostrare il suo impegno nell’assicurare la compatibilità ambientale di processi e prodotti, la sicurezza degli impianti e la salvaguardia della salute di cittadini e lavoratori. “L’industria chimica italiana - spiega Antonio De Pace, presidente della sezione Chimici di Unindustria Padova - spende 0,8 miliardi di euro l’anno in investimenti ambientali, il 2,6% del suo fatturato. E i dati del 7° Rapporto Responsible Care mostrano che in dieci anni, dal 1989 al 2000, le aziende chimiche hanno ridotto in media del 60 e 80% i parametri delle emissioni in acqua ed atmosfera, diminuito nel 2000 rispetto al 1998 i consumi energetici e di acqua del 9 e del 5%, aumentato la quota dei rifiuti riciclati al 30% del totale.
“Aziende Aperte si rivolge alla scuola per far toccare con mano a studenti e formatori cosa la chimica produce, come produce, dove produce. L’unico modo per non temere la chimica è infatti conoscerla. La risposta è stata molto buona, tanto che l’iniziativa proseguirà nei primi mesi del 2003”. “I ragazzi avranno modo di conoscere tutti gli aspetti delle lavorazioni, ma anche entrare in contatto con una realtà industriale importante per il nostro Paese, che offre ottime opportunità di lavoro”.
La chimica, con 187mila addetti, occupa il 4,4% dei lavoratori dell’industria in Italia; rappresenta, con 52 miliardi di euro di produzione annua (di cui 24,5 esportati) l’8,4% del fatturato dell’industria, il 7,8% del valore aggiunto, il 9% degli investimenti. Se la chimica veneta rappresenta il 7,9% del settore in Italia, Padova dimostra di avere una posizione rilevante. Nel 2001, secondo i dati della Camera di Commercio, erano 521 le imprese chimiche, di cui 343 della gomma-materie plastiche. Un settore dinamico, con oltre 6500 addetti, che anche in un anno difficile come il 2001 è riuscito a segnare un incremento occupazionale.
Nonostante questi numeri la chimica registra una consistente mancanza di figure professionali, soprattutto di formazione universitaria. “Stiamo assistendo - spiega De Pace - ad una riduzione del numero di iscritti alle facoltà ad indirizzo chimico. Nel 2000 le matricole dei corsi di laurea in Chimica e Chimica industriale, nelle università italiane, sono diminuite del 60% rispetto al 1993”. Eppure l’opportunità di impiego per i neolaureati è sempre alta. A tre anni dalla laurea svolge un lavoro continuativo l’87% degli ingeneri chimici, il 76% dei chimici industriali, il 63% dei laureati in chimica, il 62% di quelli in chimica e tecnologie farmaceutiche (Fonte Istat, indagine “Università e lavoro”, dicembre 2001).
“OPEN DOOR” ALLA ZAPI DI CONSELVE Mercoledì 27 novembre, alle ore 15, sarà la Zapi Spa di Conselve la protagonista dell’”open door”: un gruppo di studenti dell’Istituto Cattaneo di Monselice visiteranno l’area produttiva ed i laboratori e avranno modo di avvicinarsi al loro futuro da chimici.
Fondata nel 1970 da Pietro Zambotto, la Zapi si è imposta nel mercato dei prodotti per la protezione da parassiti, nei settori Home-care, Garden-care, Pet-care. Nel 1994 il salto di qualità con la trasformazione dell’azienda in una realtà chimico-industriale moderna, in grado di sviluppare progetti e prodotti innovativi. Una scelta di successo che ha portato alla costruzione, tre anni dopo, del nuovo stabilimento su un’area di 20mila metri quadri. Con 50 dipendenti e un fatturato di 12 milioni di euro nel 2001, Zapi esporta in 35 paesi e dispone di uffici commerciali in Spagna, Romania e Costarica. “Abbiamo aderito all’iniziativa promossa da Unindustria - spiega il direttore generale Pierpaolo Zambotto - perché riteniamo sia essenziale aprire un dialogo con la comunità. La maggior parte delle industrie chimiche in Italia non fa sintesi, e quindi non esistono rischi. Riteniamo sia giusto mostrare i nostri prodotti e i metodi di produzione a chiunque voglia conoscerci meglio, a cominciare dai più giovani: siamo abituati a ricevere in azienda clienti e rappresentanti, ora accoglieremo anche i cittadini”. Zapi ha ottenuto la certificazione UNI EN 9002 dall’ente svizzero SGS e si sta certificando UNI EN ISO 14001. L’”OPEN DOOR” ALLA ZAPI SPA DI CONSELVE (VIA TERZA STRADA, 12) E’ APERTO ALLA PARTECIPAZIONE DELLA STAMPA.
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