Targhe alterne: Bonàiti, "disagi all'industria, ma limitati dalle deroghe"
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Conf. Informa
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Comunicato Stampa
Il presidente di Unindustria Padova sul provvedimento di limitazione del traffico TARGHE ALTERNE: BONAITI, “DISAGI ALL’INDUSTRIA, MA LIMITATI DALLE DEROGHE”
(Padova - 05.02.2002) - Centinaia di telefonate nelle ultime settimane su come ottenere bollino blu, autorizzazioni e pass per i veicoli commerciali. Oltre 150 contatti nella sola giornata di oggi, debutto delle targhe alterne. Imprese industriali naturalmente, ma anche privati cittadini, che da stamattina continuano a contattare gli uffici di Unindustria Padova per avere delucidazioni sul provvedimento di limitazione del traffico, soprattutto, e in qualche caso per esternare il proprio malumore. “I nostri servizi avevano inviato alle imprese associate una nota informativa, spiegando in dettaglio le misure adottate dal Comune e le deroghe previste per le attività produttive, in particolare per le aree industriali e per i lavoratori turnisti”, spiega Luca Bonàiti presidente di Unindustria Padova.
L’attivazione della circolazione a targhe alterne non è stata comunque indolore. “La limitazione del traffico ha provocato inevitabili disagi al normale svolgimento delle attività industriali, in particolare ai lavoratori che non operano su turni, come gli impiegati delle aziende”, spiega Bonàiti. “Aspettiamo di avere un quadro più preciso, mi pare però che i disagi siano stati in parte mitigati dalle deroghe previste nell’ordinanza di Palazzo Moroni. Mi riferisco all’esclusione dall’area off-limits delle zone industriali, ai permessi concessi ai lavoratori turnisti, limitatamente ai percorsi casa-lavoro, purché muniti di dichiarazione del datore di lavoro, e a quelli che svolgono la propria attività in zone non coperte dal servizio di trasporto pubblico. Uno sforzo che apprezziamo, perché recepisce nella sostanza le nostre proposte, ma ribadiamo la necessità di un coordinamento costante e puntuale con le categorie economiche sugli interventi relativi alla mobilità”.
“Il provvedimento è indubbiamente motivato da un dato di fatto - conclude Bonàiti -, e cioè il superamento dei limiti consentiti di polveri sottili nell’aria. Restano le perplessità sull’impatto di una misura che potrà al massimo incidere sui picchi di inquinamento”.
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