Internazionalizzazione: Unindustria Padova fa rotta in Ucraina.
Dal 21 al 25 giugno missione d'affari a Kiev. Esportazioni record nel 2005
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Conf. Informa
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Comunicato Stampa
Dal 21 al 25 giugno l’associazione guiderà una missione economica nella capitale Kiev. Parteciperanno otto aziende padovane: dalla meccanica al legno-arredo al turismo termale
INTERNAZIONALIZZAZIONE: UNINDUSTRIA PADOVA FA ROTTA IN UCRAINA, PORTA PER L’EST
Bettella: “Prospettive interessanti per il made in Padova”. Nel 2005 esportazioni boom: +16%
(Padova - 19.06.2006) - Non solo “Sheva” e rivoluzione arancione. L’Ucraina è un paese strategico, a metà strada tra il grande vicino russo e l’Europa a 25. Materie prime più riserve di petrolio, terreno fertile, un bacino di 50 milioni di persone: con questi ingredienti l’Ucraina ha le carte in regola per crescere. Di certo, svolgerà un ruolo centrale nello sviluppo dei corridoi transeuropei, in particolare il Corridoio V, quello che darà all’Italia e al Nordest un varco diretto ad Oriente. Per sondare le opportunità di investimento in Ucraina, commerciali e produttive, una delegazione di imprese guidata da Unindustria Padova parteciperà, dal 21 al 25 giugno, a una missione economica nella capitale Kiev organizzata dal consorzio per l’internazionalizzazione Uniexport, in collaborazione con Padova Promex (azienda speciale della Camera di Commercio).
L’obiettivo è promuovere non solo l’export ma le relazioni economiche in quell’area, attraverso accordi bilaterali. Otto le aziende padovane che parteciperanno al fitto calendario di incontri d’affari con operatori ucraini. Sono la Tecnoeka di Camposampiero (elettrodomestici), la Uniflair di Conselve (refrigerazione e condizionamento), la Sedital di Casale di Scodosia (legno e arredo), il Mercato Agroalimentare di Padova (Maap), l’albergo termale Nuovo Reve Gestione di Abano Terme, la Rino Greggio Argenterie di Selvazzano, la Venturini di Pozzonovo (impianti oleodinamici), la Eterno Ivica di Padova (materie plastiche).
L’Ucraina, ricca di risorse naturali, dall’agricoltura ai giacimenti minerari al petrolio, è destinata ad essere uno dei paesi della Nuova Europa a più intenso sviluppo. Nel 2004 il prodotto interno lordo è cresciuto del 12,1%; nel 2005 il reddito pro-capite è aumentato del 26%. “Già oggi l’Italia è al quarto posto come cliente dell’Ucraina e al quinto come fornitore” spiega il presidente di Uniexport Padova, Francesco Bettella. “Il valore degli scambi con la provincia di Padova ha raggiunto nel 2005 gli 85 milioni di euro. Padova è al primo posto in Veneto per valore delle esportazioni in Ucraina: 58 milioni nel 2005, con una crescita del 16,1% superiore alla media regionale (+10,5%)”. L’export nostrano riguarda soprattutto meccanica e impiantistica, tessile-abbigliamento e calzature, materie plastiche. “Le prospettive sono interessanti - aggiunge Bettella - sia per la notevole disponibilità di risorse naturali che per un mercato potenziale di 50 milioni di persone, una manodopera qualificata, che spesso parla o studia l’italiano, energia a buon mercato, un sistema di trasporti discretamente efficiente e la graduale liberalizzazione dell’economia, che la vicinanza all’Ue tenderà a favorire”. Per gli investimenti diretti, le maggiori opportunità riguardano l’industria del legname e quella leggera, il turismo e le public utilities, dai trasporti all’energia alle infrastrutture.
DALL’ARREDO INTERNI AL BUSINESS DEL BENESSERE: IL MADE IN PADOVA A KIEV. Dalla Bassa padovana ai confini orientali della Nuova Europa. Con 25 dipendenti la Sedital di Casale di Scodosia (Pd) ha raggiunto nel 2005 un fatturato di 4 milioni di euro, di cui il 95% rappresentato dalla voce export. I contatti con l’Ucraina sono iniziati da qualche tempo, attraverso la partecipazione a fiere di settore. “Rispetto alla Russia, in cui siamo presenti a livello commerciale da anni, il mercato ucraino è molto meno ricettivo ma potenzialmente interessante per la minore concorrenza” spiega il titolare Biagio Faggion. Con due linee di prodotti, mobili da bagno e tavoli realizzati con materiali altamente innovativi, la Sedital intende consolidare durante la missione le relazioni con alcuni clienti potenziali e l’organizzazione di una vera e propria rappresentanza aziendale in Ucraina.
Con oltre trent’anni di attività e 40mila presenze all’anno, Nuovo ReveGestione è uno degli alberghi termali storici di Abano. Il calo dei turisti tedeschi, da sempre zoccolo duro della clientela, ha richiesto un approccio innovativo al mercato, costruendo ponti verso bacini emergenti come quello russo, che nel 2005 ha incrementato arrivi e presenze, ed ora quello ucraino. “Nonostante la recente instabilità politica, l’Ucraina offre un ampio bacino di persone che vorranno muoversi e viaggiare” sottolinea William Boshoff, manager dell’hotel aponense. “Abano ha due punti di forza: la vicinanza ad una città d’arte come Venezia e la vocazione termale, una tradizione ben presente nei paesi dell’Est e che intendiamo valorizzare”. La missione di Unindustria Padova sarà l’occasione per incontrare l’ambasciatore italiano a Kiev per dirimere la nota questione dei visti di ingresso. “Incontreremo tour operator accreditati presso l’ambasciata e stabiliremo un filo diretto con le autorità competenti per garantire la massima sicurezza di permanenza e rientro ai nostri clienti”.
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