Bonàiti: "La ripresa non decolla. Subito il taglio dell'Irap"
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Comunicato Stampa
Per il presidente di Unindustria Padova “il motore dell’industria marcia a bassi giri”. Energia e materie prime, doppia tenaglia per le imprese. E per le PMI aumenta il costo del denaro BONÀITI: “LA RIPRESA NON DECOLLA. SUBITO IL TAGLIO DELL’IRAP” “Non rinviabili le misure per lo sviluppo: sgravi per la ricerca, incentivi a investimenti e aggregazioni”. E poi la semplificazione amministrativa
(Padova - 05.11.2004) - L’Azienda Padova non scalda il motore. E la ripresa appare ancora fragile. Per farla decollare “gli imprenditori sono pronti a fare sacrifici, a scommettere e a rischiare, come prova l’alta propensione ad investire. Ma la politica deve fare la sua parte. Poche cose, ma chiare: a cominciare dal taglio dell’Irap, imposta iniqua perché tassa il lavoro, più volte annunciato e mai realizzato”. È lapidario il giudizio del presidente di Unindustria Padova, Luca Bonàiti, nel commentare la performance dell’industria padovana nel terzo trimestre 2004.
“Più dei dati di oggi - sottolinea Bonàiti - preoccupa il perdurare di un clima di incertezza dovuto alla domanda altalenante, sia interna che estera, alla debolezza del dollaro, al prezzo del petrolio, sopra i 50 dollari al barile, che sta surriscaldando i costi di energia e materie prime e rischia di frenare la crescita”. La crescita decelera nei mesi estivi, ma tocca solo in parte la produzione. A frenare lo slancio è piuttosto “il peggioramento del portafoglio ordini e dell’orizzonte temporale di lavoro assicurato. La domanda resta debole, ma se quella nazionale viene soddisfatta dalle importazioni, il problema è di competitività e non di consumi”.
Le tensioni rilevate dalle imprese padovane investono più fronti: i prezzi delle materie prime, in rialzo per il 70% degli intervistati, il ritardo nei tempi di incasso e, in generale, il peggioramento delle condizioni praticate dalle banche su costo del denaro e di commissioni e servizi. “Qualcosa nel rapporto tra produzione e credito va aggiustato - osserva Bonàiti - affinché le banche sappiano essere veri partners, rischiando, scegliendo, sapendo essere vicine alle imprese”.
Se l’atteggiamento prevalente nel breve termine è ancora la cautela, “tuttavia il 77,4% degli imprenditori padovani sceglie di non rimanere alla finestra ma di adoperarsi a recuperare produttività e competitività aziendale, tramite investimenti in nuovi impianti, innovazione di processo, ricerca e sviluppo, formazione”. Ma poiché non basta il traino dell’economia mondiale a dare spunto alla ripresa, aggiunge il presidente di Unindustria, “è dall’interno che deve nascere la scossa”. “C’è piena sintonia con l’appello del presidente Ciampi per un recupero di competitività dell’Italia. Ma agli impegni devono seguire le azioni. Il tempo delle analisi, delle tavole rotonde è finito. Adesso servono iniziative concrete, coerenti con l’esigenza di ritrovare la strada dello sviluppo”. “Le nostre richieste sono poche e inequivocabili - conclude Bonàiti - riguardano la defiscalizzazione della ricerca, incentivi agli investimenti e alle aggregazioni di imprese, la semplificazione amministrativa, la riduzione fiscale”. “Nel collegato alla Finanziaria in discussione sembra definita la manovra sull’Irpef, ma per il taglio dell’Irap pare non ci siano più i margini. Sarebbe una scelta non condivisibile. E’ invece indispensabile destinare le poche risorse disponibili al recupero di competitività delle imprese. Ricordo che nel programma di governo c’è l’abolizione, dico l’abolizione, dell’Irap. Mi auguro quindi che si trovi lo spazio per un intervento rilevante, e che si faccia subito per dare ossigeno ad un’economia che stenta a crescere”.
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