L’imprenditore, consigliere delegato Ravagnan Spa, è stato eletto dall’assemblea dei soci.
Vice presidenti Enrico Berto e Mirco Maschio. Rinnovato anche il Consiglio direttivo
CONFINDUSTRIA PADOVA: MARIO RAVAGNAN
NUOVO PRESIDENTE DEI METALMECCANICI
Mini risveglio nel 2013: nell’ultimo trimestre produzione cresciuta del 3,3%, nell’anno +0,8%.
Il neo eletto: «Meccanica pilastro della rinascita. Filiere ed estero per tornare a crescere»
(Padova - 09.05.2014) - L’imprenditore Mario Ravagnan è il nuovo presidente della Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova. Lo ha eletto nei giorni scorsi l’assemblea dei soci della maggiore sezione merceologica di Confindustria Padova, con oltre 500 aziende associate (33,2% del totale) e 26mila addetti. Padovano, 51 anni, Ravagnan è consigliere delegato di Ravagnan Spa di Limena (Pd), succede a Massimo Finco giunto alla scadenza del mandato. Lo affiancheranno i vice presidenti Enrico Berto (Berto’s, Tribano) e Mirco Maschio (Maschio Gaspardo, Campodarsego).
L’assemblea ha rinnovato anche il Consiglio direttivo di sezione. Con Ravagnan e i vice presidenti, ne fanno parte: Giorgia Barichello (Barichello Carlo, Vigonza), Francesco Blasi (Komatsu Italia, Este), Gianfranco Cattapan (Plastic Systems, Borgoricco), Amelia Fiorenzato (Piron, Cadoneghe), Luca Iovini (I.T.EL., Limena), Franco Masenello (B.M. Tecnologie Industriali, Limena), Maurizio Minozzi (Mita, Conselve), Vittorio Rubin (Officine Meccaniche Rubin, Campodarsego), Attilio Temporin (Agrimec Lami, Tribano), Marco Tono (Tonoimpianti, Padova), Antonio Vendraminelli (Vecom, Padova), Fabio Voltazza (Pressofusione Saccense, Piove di Sacco).
«Il metalmeccanico, con 5.254 imprese, è il settore portante del sistema produttivo provinciale - sottolinea il neo presidente Mario Ravagnan - prima voce dell’export, investito sì, ma non piegato dalla crisi. Dal 2009 al 2013 le imprese del comparto hanno avuto un calo del -6,9%, più contenuto di quello nazionale (-8,3%) e regionale (-8,4%). Padova resta la seconda provincia metalmeccanica del Veneto, con il 21,3% delle imprese, la decima in Italia (2,4%)».
Quanto alle prospettive, analizza Ravagnan, «le nostre imprese hanno le carte in regola, prodotti, specializzazioni, mercati per tornare a crescere». Dopo sei anni di recessione, si intravedono spiragli di una debole ripresa. Nel 2013 la produzione è aumentata del +0,8% (+3,3%% nell’ultimo trimestre). L’export, escludendo i metalli preziosi, è cresciuto del 3% (5 miliardi di euro). «Segnali positivi ma ancora insufficienti a invertire la tendenza. Se una parte delle imprese più strutturate e globalizzate continua a performare, la maggioranza si sente ancora su un piano inclinato ed esprime disagio».
La questione centrale è la competitività. Da qui la sollecitazione al governo a «intervenire per stimolare gli investimenti e per un contesto più competitivo». Che vuol dire, «riduzione del carico fiscale, semplificazione burocratica, energia meno cara, merito. Ma anche un mercato del lavoro più moderno e accessibilità del credito». Attenzione particolare per Ravagnan, va posta al tema dell’internazionalizzazione. «Bisogna costruire un sistema sinergico, tra ministero, Ice, Regioni e Camere di Commercio, con l’obiettivo di formare chi lavora con l’estero o lo approccia per la prima volta e concentrarsi sulle direttrici strategiche». «Dal canto nostro - conclude il neo presidente - ci attiveremo subito per stare al fianco delle aziende, aiutarle a valorizzare i punti di forza e a superare le criticità. Una per tutte, la scarsa attitudine a lavorare in filiera. Bisogna superare il mero rapporto di subfornitura tra grandi, medie e piccole imprese, creare reti integrate per proporsi sui mercati in modo efficace».
Nel corso dell’assemblea dei metalmeccanici, il past president Massimo Finco ha presentato gli obiettivi della nuova sezione Confindustria Veneto Metalmeccanici, di cui è stato da poco eletto presidente, alla presenza dei presidenti di tutte le sezioni provinciali.
MARIO RAVAGNAN: IL PROFILO. Mario Ravagnan, 51 anni, è laureato in biologia, sposato e con tre figli. È consigliere delegato di Ravagnan Spa di Limena, capofila di un gruppo leader nell’impiantistica industriale del trattamento acque e nella caldareria, con 200 addetti, 40 milioni di euro di fatturato, unità produttive in Italia e in Messico.
L’impegno associativo inizia nel 2006 come componente del Consiglio Generale di Confindustria Padova. Dal 2009 al 2014 è stato vice presidente della Sezione Metalmeccanici. Dal 2009 è componente la Giunta di Confindustria Padova, dal 2011 delegato al credito e finanza.
Dal 2011 al 2013 è stato componente del Consiglio di Territorio NordEst di Unicredit. Dal 2013 è membro di Comitato di Territorio di Banca Popolare di Vicenza. Dal 2013 è consigliere della Camera di Commercio di Padova.
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