Comunicato Stampa

Martedì 3 ottobre il diplomatico visiterà l’Associazione e incontrerà le aziende padovane
già presenti o interessate al Paese latinoamericano. Dopo il default del 2000, l’economia argentina è ripartita a ritmi “cinesi”. Nel 2005 +9,2% il Pil, +7,7% la produzione industriale

PADOVA-ARGENTINA: PROVE DI BUSINESS.
L’AMBASCIATORE IN ITALIA VICTORIO TACCETTI
OSPITE DI UNINDUSTRIA

Il presidente di Uniexport Padova Bettella: «Il Paese ha rialzato la testa e può diventare
la base industriale e logistica per l’intero Sudamerica»


(Padova - 28.09.2006) - È il Paese latinoamericano che vive una ripresa a ritmi “cinesi”. Archiviata la bolla finanziaria del 2000 e una grave crisi economica (nel 2002 il Pil è scivolato del –10,9%), l’Argentina ha aperto il terzo millennio con indici da boom. Dopo il +9,2% registrato nel 2005, nel primo trimestre di quest’anno il Pil argentino è cresciuto del +8,6%, confermando la continuità dell’espansione avviata nel 2003. Numeri da record anche per la produzione industriale, aumentata del 7,7% nel corso del 2005 e del 7,4% nei primi sei mesi del 2006. L’economia argentina reagisce, rafforza la capacità produttiva acquistando all’estero nuovi macchinari e si impone tra le economie emergenti grazie ad alcuni vantaggi strutturali. Dal basso costo della manodopera alla ricchezza di risorse naturali, al radicamento di cultura e radici affini, la Repubblica Argentina ha ripreso ad attrarre gli investitori esteri e italiani.
L’attuale situazione economica e le potenzialità di questo enorme mercato che accresce le importazioni di beni di consumo (+29% nel 2005), le opportunità e le prospettive offerte dall’Argentina, i settori verso i quali indirizzare partnership commerciali ed industriali sono i temi che saranno affrontati a Padova martedì 3 ottobre, alle ore 9.30, nella sede di Unindustria Padova in occasione della visita dell’Ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia, S. E. Victorio Taccetti.
Il diplomatico sarà ospite di Unindustria Padova nell’ambito di un seminario, aperto alla stampa, a cui interverranno oltre venti aziende padovane già presenti in Argentina o interessate a sviluppare relazioni economiche. Aprirà i lavori Francesco Bettella presidente di Uniexport, il consorzio per l’internazionalizzazione di Unindustria Padova. Un quadro approfondito degli aspetti economici, giuridici ed amministrativi delle relazioni tra i due Paesi sarà fornito da Susana Rosano dell’Ice di Buenos Aires, Pietro Baccarini presidente dell’Associazione per il commercio italo-argentino, Alberto Lisdero esperto di diritto commerciale.
«È una visita significativa - spiega Bettella - che testimonia l’impegno a sostenere su più fronti l’internazionalizzazione delle nostre imprese attraverso reti e filiere. L’economia argentina è ripartita, dopo il recente default. Per chi saprà investire con lungimiranza le opportunità non mancano, non solo nell’agroalimentare ma nell’automotive (in particolare macchine agricole), nella catena del fretto, nell’Ict e nel turismo. Padova è la provincia più attiva nell’interscambio con l’Argentina. Rimane fondamentale muoversi come sistema, perché il Paese può diventare base commerciale e logistica per l’intero mercato latinoamericano».

ARGENTINA-VENETO: PADOVA PRIMO PARTNER. Nel 2005 l’interscambio del Veneto con l’Argentina è stato di 210 milioni di euro, in calo del 14,1% rispetto al 2005. La dinamica ha ripreso vigore nel primo semestre del 2006, con un +12,7% pari a 114 milioni. Le esportazioni, che nel 2005 hanno toccato i 64 milioni (+0,8%) hanno ripreso slancio nel primo semestre del 2006 con un +28,1%. Più consistenti le importazioni regionali, pari a 146 milioni, sia pure in calo (–19,4%) rispetto all’anno precedente. Nel primo semestre 2006 torna il segno positivo (+6,6%).
Tra le province storicamente più vivaci nei rapporti con l’Argentina, Padova ha scambiato nel 2005 merci per un valore di 120 milioni. Le esportazioni tuttavia hanno subìto un calo del 24,1% rispetto al 2004, fermandosi a 16 milioni. Più robusto il volume delle importazioni dall’Argentina pari a 104 milioni (oltre il 70% del totale regionale), sia pure in calo del 25,8%.
La dinamica dell’export padovano in Argentina resta negativa nei primi sei mesi del 2006 (–25,7%), per effetto del calo delle esportazioni di mezzi di trasporto. Aumenta invece il volume delle importazioni (+4,4%).
L’industria padovana esporta soprattutto mezzi di trasporto, macchine e apparecchi meccanici, macchine e apparecchi elettrici ed elettronici (+64,4% nel 2005). Risultati brillanti nel 2005 anche per gomma e materie plastiche, prodotti tessili e abbigliamento. Importa prevalentemente prodotti alimentari e dell’agricoltura.

TORMENE AMERICANA: LA DISTRIBUZIONE DEL GAS ARGENTINO E’ “MADE IN PADOVA”. Non solo i pionieri Carraro e Arneg. Il Paese della pampa richiama un crescente numero di imprese padovane. Come la Tormene Americana, controllata di Euromag International di Mestrino (PD) attiva da oltre 25 anni nella misurazione elettromagnetica dei fluidi, che presenterà la sua esperienza all’ambasciatore argentino in Italia. «L’Argentina richiede un approccio quasi esclusivo - spiega l’amministratore Alvise Tormene -. Non si può attecchire su quel mercato senza operarvi direttamente». Dopo aver aperto nel 1997 un ufficio commerciale a Buenos Aires, la filiale argentina si è resa via via più autonoma. «Abbiamo dato lavoro all’Argentina quando il lavoro mancava, appoggiandoci a piccole aziende locali. Il 2000 è stato l’anno della svolta, rendendo conveniente produrre direttamente in Argentina per i minori costi, la disponibilità di buoni tecnici, la presenza di una rete di Pmi e l’assenza di competitors europei dopo la crisi». Essere nel posto giusto al momento giusto. E’ l’esperienza di Tormene Americana, che oggi raggruppa dieci società collegate con 80 addetti e un fatturato aggregato di 15 milioni di dollari. L’azienda è diventata partner privilegiato per la fornitura di impianti di distribuzione del gas anche in Perù, Uruguay, Brasile e Messico. Ha fornito impianti per il gas naturale che portano il metano a più del 90% della rete di distribuzione in Perù, ad un terzo di quella in Uruguay. La quota di mercato in Argentina è del 35%. «Il fabbisogno di energia è enorme e le prospettive di sviluppo molto interessanti, grazie ad un ciclo positivo dell’economia. L’Argentina inoltre è il più europeo dei Paesi latinoamericani, dispone di enormi risorse minerarie. E nella società la voglia di riscatto è forte»
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