Comunicato Stampa

    Si è chiusa con un concerto all’auditorium “Pollini” di Padova la prima edizione del Premio musicale promosso da Unindustria Padova e Industriali del Veneto. Si sono esibiti i quattro finalisti scelti dalla giuria tecnica fra i migliori allievi dei Conservatori veneti.
    Il vincitore ha eseguito i Tre intermezzi op. 117 di Brahms

    AL PIANISTA SANDRO ZANCHI
    IL PRIMO PREMIO “LA FABBRICA DELLE NOTE”

    (Padova - 01.03.2002) - È Sandro Zanchi, pianista ventiquattrenne, originario di Castelfranco Veneto (TV), il vincitore della prima edizione del premio “LA FABBRICA DELLE NOTE”, istituito da Unindustria Padova con la direzione artistica dell’Accademia della Musica di Padova e il patrocinio di Federazione Industriali del Veneto, Regione Veneto, Provincia e Comune di Padova.
    La proclamazione è avvenuta giovedì 28 febbraio 2002, al termine del concerto che ha visto esibirsi nella sala gremita dell’Auditorium “Cesare Pollini” di Padova i quattro finalisti scelti tra i migliori allievi dei Conservatori del Veneto. Dopo le esecuzioni dello stesso Zanchi, che ha interpretato al pianoforte i Tre intermezzi op. 117 di Johannes Brahms, di Damiano Visentin alla fisarmonica, Elisa Causin al clarinetto e del violista Daniel Formentelli, il concertista polacco Marian Mika ha annunciato la scelta della giuria tecnica da lui stesso presieduta.
    “Il premio è stato assegnato a Zanchi per la padronanza dello strumento dimostrata e per l’intensità dell’esecuzione - ha spiegato il maestro Mika -. A nostro giudizio ha saputo cogliere empaticamente lo spirito della composizione eseguita al concerto. Ma i quattro finalisti hanno dimostrato tutti di sapersi esprimere ad alto livello e meritano davvero un incoraggiamento per proseguire con successo nell’attività concertistica”.
    Il premio di 1.500 euro è stato consegnato al vincitore da Alessandro Varisco, figlio dell’imprenditore padovano Giuseppe Varisco, recentemente scomparso, a cui il premio è dedicato. Il vincitore parteciperà inoltre a un corso di alto perfezionamento messo a disposizione dall’Accademia della Musica di Padova. Agli altri finalisti è stato assegnato un primo ingaggio simbolico di 600 euro.

    Il Premio “LA FABBRICA DELLE NOTE” nasce a Padova ma ha un respiro regionale e, ha sottolineato in apertura della serata conclusiva il presidente di Unindustria Padova e Industriali del Veneto Luigi Rossi Luciani, “intende rinnovarsi e crescere negli anni”. “Unindustria e gli Industriali del Veneto non sono nuovi alle suggestioni del patrimonio culturale. La sezione del Premio Campiello dedicata ai giovani, in sei edizioni, ha saputo ritagliarsi un ruolo peculiare nel rivelare talenti emergenti. L’ambizione de ‘LA FABBRICA DELLE NOTE’ è di assumere, anno dopo anno, un rilievo e una funzione altrettanto incisivi”.

    IL VINCITORE: SANDRO ZANCHI. È nato a Castelfranco Veneto (TV) il 24 novembre 1977. Si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida del M° Luigi Schiavon, al Conservatorio “Agostino Steffanidi Castelfranco Veneto (TV). Nel 1996 ha partecipato a una Masterclass tenuta da Maria Tipo.
    Ha partecipato alla realizzazione di alcuni progetti, tra i quali l'integrale dei Notturni e dei Valzer di Chopin, dei Pezzi lirici di Grieg e dei Preludi di Rachmaninov. A Trieste nel 1999 ha conseguito un Attestato di merito al concorso pianistico Premio Marizza e un Diploma d’onore all'edizione 2000 del T.I.M. Nello stesso anno ha vinto la Borsa di studio Davide Zambon presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto e ha ottenuto il 2° Premio al Concorso Nazionale Città di Albenga (1° Premio non assegnato). Svolge un'intensa attività cameristica in diverse formazioni ed è membro del "Trio Wanderer".

    UNA “FABBRICA” DI NOTE. Il Premio “LA FABBRICA DELLE NOTE”, riservato ai migliori allievi diplomati o diplomandi nell’ultimo biennio nei sette Conservatori del Veneto, intende valorizzare le più meritevoli espressioni giovanili di talento musicale nella regione. Una vetrina importante per giovani artisti, sul modello del letterario Campiello Giovani, e un incontro suggestivo fra cultura e impresa.
    Per Rossi Luciani “LA FABBRICA DELLE NOTE” è “una nuova, importante occasione di incontro fra cultura e impresa, un aiuto concreto e, mi auguro, uno stimolo ai giovani che, dal Veneto, si preparano a debuttare sulla scena musicale. Ma è anche una dedica particolare a un amico e a un cultore del gusto artistico, qual era l’imprenditore Pino Varisco”.

    I FINALISTI. La fase di selezione del Premio si è svolta fra novembre e dicembre 2001. Su invito dell’organizzazione, i sette Conservatori statali del Veneto - a Venezia, Padova, Castelfranco Veneto (Tv), Vicenza, Verona, Rovigo e Adria (Ro) - hanno segnalato ventuno giovani fra i migliori allievi dell’ultimo biennio, diplomati o diplomandi nell’anno scolastico 2000-2001. I concorrenti hanno suonato in quattro concerti di selezione, a Villa Valmarana di Noventa Padovana (in collaborazione con il Comune) e nella Chiesa di San Carlo Borromeo a Padova.
    La giuria tecnica, presieduta dal pianista polacco Marian Mika e composta dal direttore dell’Accademia della Musica Stefano Medici e da Stefania Todesco, ha selezionato i quattro finalisti:
    Elisa Causin, clarinettista, è nata a Mestre (Ve) il 19 febbraio 1980, si è diplomata al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova nella classe di clarinetto di Stefano Righetto;
    Daniel Formentelli, violista, è nato a Negrar (Vr) il 22 maggio 1981, si è diplomato al Conservatorio “Evaristo Felice Dall’Abaco” di Verona sotto la guida di Edo Lenzi;
    Damiano Visentin, fisarmonicista, è nato a Castelfranco Veneto (Tv) il 20 ottobre 1977 e si è diplomato con Ivano Paterno al Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto;
    Sandro Zanchi, pianista, è nato a Castelfranco Veneto (Tv) il 24 novembre 1977, si è diplomato sotto la guida di Luigi Schiavon al Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto.
    “Ci siamo trovati a valutare giovani preparati molto bene - spiega il presidente della giuria Marian Mika - che muovono i primi passi nel mondo della musica, ma che talvolta hanno già un curriculum interessante. La scelta dei finalisti e quindi del vincitore è stata frutto della valutazione rispetto alla padronanza dello strumento, alla preparazione professionale e alla capacità di esprimere empaticamente lo spirito del compositore. Sono molto soddisfatto di questa prima edizione, che ci lascia ben sperare nel futuro di quest’arte che amiamo”.

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