Comunicato Stampa

    Oltre 350 studenti, docenti e imprenditori hanno partecipato questa mattina all’Istituto tecnico padovano a “Giovani, Scienza e Tecnologia. Orientarsi dopo la scuola”, l’evento promosso
    da Giovani Imprenditori e Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova
    ORIENTAGIOVANI: ACCORDO CONFINDUSTRIA PADOVA-ITIS “MARCONI” PER L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
    Tra gli obiettivi, coinvolgere 400 ragazzi e 100 aziende in formazione aula-azienda e in stage, rinnovare i laboratori scolastici, costituire il comitato tecnico scientifico.
    Silva: «Rilanciare nelle scuole e nell’università la cultura tecnico-scientifica»

    (Padova - 14.11.2008) - Scuola-impresa, il dialogo si fa più fitto. Confindustria Padova e Istituto Tecnico Industriale “Marconi” hanno siglato questa mattina un accordo che punta a moltiplicare le opportunità di alternanza scuola-lavoro per gli studenti e getta le basi di un percorso comune per rilanciare la cultura tecnica.
    Il protocollo è stato firmato dal presidente delle imprese metalmeccaniche di Confindustria Padova, Giacomo Guoli e dalla dirigente dell’ITIS “Marconi” Maddalena Carraro nel corso di “Giovani, Scienza e Tecnologia. Orientarsi dopo la scuola”, l’evento promosso dai Giovani Imprenditori di Padova, con Camera di Commercio e Ufficio scolastico provinciale, nell’ambito della XV Giornata Orientagiovani di Confindustria. Oltre 350 studenti di istituti tecnici e licei, docenti e imprenditori hanno partecipato alla kermesse al “Marconi”, nata per stimolare lo studio delle materie tecniche e scientifiche e offrire ai ragazzi indicazioni utili per scelte formative che favoriscano l’inserimento nel lavoro.
    La sinergia tra Confindustria Padova e ITIS “Marconi” si articolerà in varie azioni. Innanzitutto, imprese e istituto si impegnano a progettare insieme percorsi di stage e alternanza scuola-lavoro per i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte. Si tratta di una metodologia didattica avviata in via sperimentale dal 2000 che prevede ore di formazione in azienda, sostitutive a tutti gli effetti delle ore in classe. I numeri sono in continua crescita: l’Ufficio scolastico provinciale stima che quest’anno ben 3.000 studenti padovani avranno l’opportunità di un’esperienza di alternanza scuola-lavoro. L’obiettivo dell’accordo è far crescere questi numeri: per il solo ITIS “Marconi” si punta a coinvolgere 400 studenti nell’anno scolastico in corso e un centinaio di imprese.
    Al Marconi verrà inoltre sperimentato il Comitato tecnico scientifico di istituto, gruppo di lavoro con compiti di proposta per la programmazione e l’innovazione della didattica, composto da docenti, genitori, studenti e aperto alla partecipazione di rappresentanti delle imprese. Queste ultime si impegnano inoltre a mettere a disposizione i propri laboratori per visite di studenti e docenti e a supportare il rinnovamento dei laboratori scolastici.

    «Esiste un’emergenza tecnico-scientifica - spiega il presidente dei Giovani di Confindustria Padova, Jacopo Silva -. Gli iscritti agli istituti tecnici e alle facoltà scientifiche tendono a diminuire mentre è proprio di questa cultura che c’è bisogno. Vogliamo rilanciare lo studio delle materie scientifiche con azioni che stimolino l’interesse dei giovani e potenziare il rapporto scuola-università-imprese per inserire i migliori studenti nel mondo del lavoro con una buona preparazione scientifica e tecnologica». «La scuola e le imprese devono scommettere di più sui giovani - aggiunge Giacomo Guoli - offrire loro una preparazione di qualità e l’opportunità di scelte formative che favoriscano il loro futuro professionale. L’accordo con l’ITIS Marconi va proprio in questa direzione».
    «La formazione in azienda - conclude Maddalena Carraro dirigente scolastico del “Marconi” - ha il merito di avvicinare gli studenti alla cultura del lavoro e l’interfaccia con il mondo delle imprese consente di rinnovare metodologie ed esperienze di laboratorio».

    Alla giornata Orientagiovani sono intervenuti Franco Venturella dell’Ufficio scolastico provinciale, Maurizia Dosso vice segretario generale Camera di Commercio di Padova, Alberto Mirandola delegato del Rettore per stage e mondo del lavoro, Bruno Atzori presidente del corso di laurea in ingegneria meccanica del Bo, gli imprenditori Antonio Vendraminelli e Roberta Fagotto, il vice presidente dei Giovani Imprenditori Orazio Stangherlin. A tutti i ragazzi di Orientagiovani è stata consegnata la guida “Lo stage, un’opportunità” un agile vademecum di informazioni sull’esperienza dello stage, pubblicato da Confindustria Padova con Camera di Commercio e Ufficio scolastico provinciale.

    MICHELE E OMAR: DAL MARCONI ALL’AZIENDA. Tra le testimonianze di Orientagiovani quelle di Michele Ceccarello e Omar Merlin, già diplomati al “Marconi” e oggi inseriti con successo in azienda. Lo stage è stato il passepartout per il lavoro per Michele Ceccarello assunto a 19 anni da Saet, azienda di Rubano leader nei sistemi e impianti per l’industria e per l’energia. Originario del Congo, a Padova dall’età di sei anni, Michele si è diplomato perito elettrotecnico all’ITIS “Marconi” la scorsa estate. «Ho partecipato a due progetti di alternanza scuola-lavoro di 15 giorni ciascuno il quarto e quinto anno di studi - spiega -. Dopo il diploma sono stato chiamato da Saet per uno stage di 11 giorni al termine del quale mi hanno proposto di restare in azienda». Oggi Michele è impiegato tecnico-commerciale nel reparto elettrotecnico. «C’è ancora tanto da imparare e da dimostrare - aggiunge - ma sono molto contento perché lavoro nel settore che mi interessa. Lo stage è stata una grossa opportunità, mentre a volte è visto solo come un obbligo dagli studenti. Invece ti permette di entrare in contatto con le aziende, di capire che il lavoro è cosa diversa dai libri ma che una buona preparazione può portarti lontano». Per Omar Merlin, 26enne di Maserà, iscriversi all’Università dopo il diploma al “Marconi” è stata «una scommessa». Vinta, sicuramente, perché il giovane, laureato triennale in ingegneria meccanica, si è conquistato subito un contratto alla Saet dove ha svolto la tesi durante uno stage e dove oggi lavora a fianco del responsabile del reparto movimentazione materie prime e dosaggio, alla redazione di proposte “personalizzate” per i clienti. «Il tirocinio in azienda - spiega - è stato fondamentale per capire i ritmi del lavoro e le applicazioni dello studio. Ti rendi subito conto che la pura teoria non basta». Alla sua giovane età Omar ha già acquistato un appartamento e presto andrà a vivere da solo. «All’inizio degli studi pensavo a un futuro nel settore automobilistico, poi ho cominciato ad appassionarmi ai temi energetici. Sono stato fortunato perché ho incontrato l’azienda giusta al momento giusto».

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