Comunicato Stampa

    Unindustria Padova conferma un promettente recupero dell’attività produttiva. Anche se non mancano eccezioni, la consistenza degli ordini induce alcune imprese a ridurre la pausa estiva
    AUMENTANO GLI ORDINI, MENO FERIE IN AZIENDA
    I casi Komatsu Utlility Europe, Carraro, Metalmeccanica Veneta

    (Padova - 28.07.2004) - Più ordini, meno ferie. E’ questa l’equazione ricorrente in diverse imprese industriali della provincia di Padova, la conferma di una congiuntura in evidente, sia pur lenta ripresa di tono man mano che la domanda interna dà segni di risveglio e quella dall’estero riprende a tirare.
    Sono molte le aziende e i settori dell’industria padovana che quest’anno ridurranno il periodo di pausa estiva per fare fronte alle commesse acquisite negli ultimi mesi. “La maggior parte delle aziende chiuderà le tradizionali tre settimane di agosto, ma alcune limiteranno il periodo di ferie a quindici giorni, soprattutto in certi settori - spiega Alberto Mazzetto, dirigente del Servizio sindacale di Unindustria Padova -. Ci troviamo di fronte a un’inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, quando a causa di una fase di debolezza della congiuntura un buon numero di aziende, che si erano trovate con ordini in calo e magazzini stipati, scelse di ricorrere a un prolungamento del periodo di ferie pagate per evitare, in accordo con i sindacati, ammortizzatori classici come la cassa integrazione”.
    Anche se non mancano eccezioni, come tessile e impiantistica, la tendenza a ridurre in qualche caso la pausa estiva è il primo riflesso del rimbalzo positivo registrato dall’industria padovana nel secondo trimestre 2004. Un recupero confermato dalle anticipazioni dell’indagine congiunturale di Unindustria Padova, i cui risultati si conosceranno nei prossimi giorni. I primi dati disponibili evidenziano un buon andamento degli ordinativi fra aprile e giugno e l’allungarsi dell’orizzonte temporale del lavoro assicurato. Circa un terzo delle imprese padovane ha incrementato il portafoglio ordini, mentre la quota di aziende che dichiara una diminuzione si è ridotta di 10 punti percentuali rispetto al primo trimestre. In aumento anche l’orizzonte temporale di operatività garantito dagli ordini: il 31% delle imprese ha lavoro assicurato per più di tre mesi, il 28% per meno di un mese.

    KOMATSU UTILITY EUROPE. Una settimana di ferie in meno per il 60% dei dipendenti della Komatsu Utility Europe Spa, con sede ad Este (Pd), leader nella produzione e vendita di macchine movimento terra. “Abbiamo registrato un aumento degli ordini del 43% rispetto al budget previsto - spiega Antonio Venni, direttore amministrativo e del personale -, per questo abbiamo chiesto ad alcuni nostri dipendenti di accorciare il loro periodo di ferie. L’azienda tiene invariata la tradizionale chiusura di tre settimane, dal 2 al 20 agosto, ma sei lavoratori su dieci si sono detti disponibili a rinunciare alla prima settimana”. “L’aumento degli ordini è un buon indicatore - prosegue Venni -. Il nostro è un settore termometro: nel 2000, quando tutti vivevano ancora in un clima di euforia, avevamo già iniziato a notare i primi segnali di crisi. Oggi registriamo con anticipo il fenomeno inverso, l’avvicinarsi della ripresa. Dopo l’accordo con la Cina sull’acciaio, stiamo aspettando di rimetterci in pari con i lavori di fonderia e lavorazione, ma ritengo che già da settembre si potrà parlare di serio recupero”.
    CARRARO. Anche alla Carraro Spa di Campodarsego (Pd), leader e fornitore globale di sistemi di trasmissione per applicazioni mobili e stazionarie, il calendario aziendale prevedeva una chiusura generalizzata di tre settimane, ma a fronte dell’aumento degli ordini sono state ridotte a due. “L’azienda avrebbe dovuto chiudere dal 2 al 20 di agosto - precisa Mario Sgobbi, direttore risorse umane e sistemi -, ma per far fronte all’aumento del volume di commesse e rispondere alle esigenze dei nostri clienti abbiamo concordato di non sospendere la produzione nella prima settimana di agosto, nella quale saranno presenti in azienda circa 400 dipendenti su 750”.

    METALMECCANICA VENETA. Un aumento del portafoglio ordini è stato registrato anche alla Metalmeccanica Veneta Srl di Villa Estense (Pd), guidata da Roberta Gallana, presidente della Delegazione di Este di Unindustria Padova. “Tradizionalmente la nostra azienda chiude in agosto quattro settimane - spiega Gallana -. Quest’anno per far fronte alle commesse concluse nei mesi scorsi abbiamo ridotto il periodo di ferie di una settimana e stiamo chiedendo ad alcuni addetti la disponibilità a rientrare qualche giorno prima. E’ un segnale promettente, che speriamo preluda a una ripresa generalizzata e più solida”.

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