Sottoscritta oggi l’intesa per beneficiare della tassazione al 10% (anziché al 27%) del salario
riconducibile ad aumenti di produttività. Obiettivi: incrementare la retribuzione dei lavoratori
e favorire la competitività. Interessata la quasi totalità delle 1800 imprese associate e di 67mila addetti
PRODUTTIVITÀ DETASSATA: CONFINDUSTRIA PADOVA,
CGIL, CISL E UIL SIGLANO ACCORDO TERRITORIALE
«Passaggio importante per un’applicazione omogenea, per sostenere i redditi
e aiutare il sistema a ripartire»
(Padova - 25.03.2011) - Più valore al lavoro e ai lavoratori. Confindustria Padova, Cgil, Cisl, Uil provinciali hanno siglato oggi un accordo territoriale quadro per la produttività. L’intesa, che recepisce le voci retributive incentivanti previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro, permette alle aziende aderenti a Confindustria Padova di detassare gli stipendi dei dipendenti, beneficiando dell’aliquota sostitutiva del 10% (anziché 27%) per il salario riconducibile ad aumenti di produttività: lavoro supplementare, straordinario, in turni, notturno, festivo e domenicale. Il duplice obiettivo è incrementare il reddito dei lavoratori dipendenti e favorire la competitività aziendale. La platea potenzialmente interessata comprende la maggior parte delle 1.800 aziende associate a Confindustria Padova e 67 mila addetti, incluse le imprese che non hanno rappresentanza sindacale interna, con eccezione di quelle che hanno già in essere intese aziendali sulla produttività.
L’accordo è stato firmato questa mattina nella sede degli industriali da Margherita Gabrielli delegato Confindustria Padova per le relazioni industriali, Andrea Castagna segretario generale Cgil Padova, Adriano Pozzato segretario generale Cisl Padova, Nello Cum segretario generale Uil Padova.
Il documento, che recepisce nel territorio provinciale le linee guida sottoscritte a livello nazionale da Confindustria e dai sindacati confederali, consente che per il periodo d’imposta 2011 le imprese aderenti all’associazione applichino le agevolazioni fiscali sulle voci accessorie della retribuzione “riconducibili a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa”, in relazione a “risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale”. Lo sconto fiscale va applicato entro il limite massimo di 6mila euro lordi, per un tetto di reddito individuale da lavoro dipendente che non superi i 40mila euro, ed è valido anche per i lavoratori occupati in sedi o stabilimenti fuori provincia. L’accordo, inoltre, è sussidiario e cedevole rispetto a eventuali intese aziendali o pluriaziendali.
«La rapida sigla dell’accordo - dichiarano congiuntamente i firmatari - costituisce un passaggio importante per garantire un’applicazione omogenea della detassazione e rende evidente ancora una volta il senso di responsabilità delle parti sociali per aiutare il sistema produttivo ad agganciare la fragile ripartenza. L’intesa migliora le retribuzioni dei lavoratori e dimostra che le imprese sono disposte a cogliere tutte le opportunità per ridurre il cuneo fiscale e premiare l’incremento dei livelli di produttività. Uno scambio virtuoso - concludono - per competere nello scenario globale con strumenti più adeguati».
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