Dagli hotel Hilton e Sheraton, all’Emirates Towers, al porto di Dubai: crescono le commesse di aziende padovane negli Emirati Arabi. Dal 26 al 30 ottobre otto imprese guidate da Uniexport saranno al “The Big 5 Show”, il più grande evento fieristico del mondo arabo
INDUSTRIA: IL “MADE IN PADOVA” CONQUISTA DUBAI
Nel 2001 giro d’affari di 41 milioni di euro. Nel 1° semestre 2002 esportazioni per 15 milioni
(Padova - 25.10.2002) - Non solo petrolio. Gli Emirati Arabi aprono al commercio estero. E Padova conquista un posto in prima fila. Dall’arredo bagno dei lussuosi Hilton e Sheraton Hotel, al condizionamento dell’Emirates Towers Hotel, alla torre per il carico merci del porto di Dubai: sono molte le commesse acquisite da imprese padovane. Le tensioni in Medio Oriente non raffreddano l’interesse degli imprenditori. Che anzi si apprestano a sbarcare al World Trade Center di Dubai. L’appuntamento è con l’annuale fiera “The Big 5 Show”. “Big 5” come i cinque grandi settori presenti: costruzioni, trattamento dell’acqua e ambiente, condizionamento e refrigerazione, pulizia industriale e manutenzione, vetro e metallo.
Dal 26 al 30 ottobre otto aziende padovane esporranno negli stand del World Trade Center: Alluser Industrie di Due Carrare, Hanna Instruments di Rubano, Profilpas di Cadoneghe, Sea-land di Torreglia, Vollmer Italia di Padova, Tosoni Industrial Group di Villafranca, Zilmet di Limena e Multichimica di Mestrino. Una presenza qualificata, guidata da Uniexport il consorzio per le esportazioni di Unindustria Padova. Altre sette imprese si presenteranno virtualmente, attraverso la catalogoteca di Uniexport. Perché è tra questi padiglioni che si concludono i più grossi ordini con il mondo arabo: un “souk” innovativo, dove si incrociano domanda e offerta fra mercati resi contigui dalla globalizzazione.
Nel 2001 il giro d’affari padovano con gli Emirati Arabi ha sfiorato i 42 milioni di euro, 35 dei quali da esportazioni (+13,3% sul 2000). Nel primo semestre di quest’anno l’export ha già toccato i 15 milioni. Dubai, unico emirato “non-oil”, sta diventando la roccaforte delle imprese padovane sul mercato arabo, fonte di commesse milionarie per macchinari specializzati, strumenti di rilevazione ad alta precisione, complementi d’arredo di alta gamma. Così, c’è la firma della Kristallux di Camposampiero sull’arredo bagno dell’Hotel Hilton de Il Cairo e dello Sheraton di Taba, località turistica al confine con la Giordania. Tecnologia padovana anche per il sistema di condizionamento dell’Emirates Towers Hotel, una “torre” di 350 metri (la più alta di Medio Oriente ed Europa) e 400 camere e suites da favola nel cuore di Dubai: la Klimak di Curtarolo ne ha progettato e realizzato il “cervello” di controllo, una commessa da 2,5 miliardi di vecchie lire. E nella zona franca di Jebel Alì, il più grande porto artificiale mai costruito, una torre in acciaio di 30 metri realizzata dalla Gbs Group di Padova, trasporterà il grano direttamente dai mulini della multinazionale araba Gulf Import & Export alle navi.
“Dubai è diventato il centro del mercato arabo - spiega Carlo Sabattini, presidente di Uniexport Padova -, una porta d’accesso e un crocevia intercontinentale che si è svincolato dalla pura economia petrolifera (qui l’autonomia dei giacimenti è valutata in 20 anni), dove i comparti ‘non oil’ valgono oggi il 90% dell’economia. Quest’anno la presenza di aziende padovane al Big 5 Show è raddoppiata, grazie agli ottimi riscontri della passata edizione. Aziende come la Kristallux, la Carel o la Dgd di Vigodarzere (banchi e celle frigorifere) hanno stabilito una rete di relazioni commerciali e distributive, poi tradotte in commesse importante o in accordi di distribuzione”. Un mercato cresciuto in pochi anni e di straordinarie potenzialità per alcune nicchie dell’industria padovana. Che punta sul “Big 5 Show” per rilanciare. Ecco alcuni esempi significativi.
KRISTALLUX Un centinaio di addetti con l’indotto, 11 milioni di euro fatturati nel 2001, il 35% da esportazioni in 42 Paesi. La Kristallux di Camposampiero, leader nei complementi per arredo bagno, gravita da anni sul mercato mediorientale. “E’ un’area ricca, dove si lavora moltissimo. E Dubai è la porta d’accesso a quei mercati - spiega l’amministratore delegato Mario Cortella -. Siamo entrati in contatto con Dubai attraverso le fiere di Bologna e Francoforte, quindi abbiamo rafforzato il legame attraverso il Big 5 Show. Adesso ci appoggiamo a professionisti locali che operano da agenti promotori e distributori”.
Kristallux ha partecipato all’ultima edizione del “Big 5 Show” con uno spazio nello stand collettivo di Uniexport, aggiudicandosi due importanti appalti. “Una commessa da un miliardo di lire per fornire gli accessori di arredo bagno al più prestigioso Hotel Hilton in Egitto, quello del Cairo. Tutto l’Egitto orbita attorno a Dubai. Ora stiamo completando un'altra importante fornitura nell’area di Taba, località turistica ai confini con la Giordania, per un albergo della catena Sheraton”.
GBS GROUP Leader mondiale nelle macchine e impianti per l’industria molitoria, Gbs Group.è tra le aziende padovane più attive a Dubai. Nata dall’unione degli storici marchi Golfetto e Sangati Berga, è il primo polo industriale italiano nella trasformazione dei cereali. Con un fatturato di 67 milioni di euro, 450 dipendenti, Gbs Group ha due stabilimenti in Veneto (Padova e Quinto di Treviso), un insediamento produttivo a Fortaleza in Brasile e uffici tecnici, di assistenza e vendita in Cina, Russia, Stati Uniti, Egitto e Algeria.
Da dieci anni è presente con propri agenti a Dubai. “Stiamo lavorando alla costruzione di un nuovo caricatore ordinato dalla Gulf Import & Export per il porto di Jebel Alì a Dubai - spiega Lodovico Bernardi, area manager di Gbs -. Una commessa di 1,2 milioni di euro per la progettazione, costruzione e installazione di una macchina per la movimentazione delle farine”. Una torretta in acciaio alta 30 metri, montata su rotaia, che sarà utilizzata per caricare le navi con i cereali. Servirà a spostare farina di soia e altri sottoprodotti dal nuovo complesso di produzione di oli della multinazionale araba al porto. “La nuova unità Transload sarà pronta tra qualche mese, la stiamo costruendo insieme a una ditta locale che si occupa della parte di carpenteria. Un caricatore di questo tipo è già stato collaudato a fine 2001 ed ora funziona a pieno regime nel porto di Iskenderun, in Turchia”.
KLIMAK Fondata nel 1990, la Klimak srl di Curtarolo si è imposta in pochi anni nella progettazione e costruzione di macchine per il condizionamento dell’aria e centrali termiche. Con 25 addetti e un giro d’affari di 5 milioni di euro nel 2001, esporta il 99% della produzione in tutto il mondo.
“I principali mercati di riferimento sono il Medio e l’Estremo Oriente - spiega Michele Boninsegna, responsabile commerciale di Klimak -. Da dieci anni abbiamo agenti commerciali a Dubai che ci presentano le offerte”. A fine 2001 l’azienda ha completato una commessa prestigiosa: la centrale di condizionamento dell’Emirates Towers Hotel, uno degli alberghi più lussuosi di Dubai, una torre di 350 metri, 47 piani, 17 ascensori e 400 camere e suites da sogno. Una commessa di 2,5 miliardi delle vecchie lire. “Non si tratta di un caso isolato - spiega Boninsegna -. Lavoriamo infatti con le più prestigiose catene alberghiere, soprattutto in quest’area geografica. Uno degli ultimi ordini acquisiti è per il gruppo Sheraton nella zona di Abu Dhabi”.
HANNA INSTRUMENTS Termometri a raggi infrarossi, elettrodi ph intelligenti, phmetri portatili, colorimetri per analisi delle acque, test-kit chimici. Sono alcuni dei prodotti di Hanna Instruments, la multinazionale di Rubano leader mondiale negli apparecchi elettronici portatili di analisi e misura dei liquidi. Fondata nel 1978, un fatturato di 100 miliardi di lire e un migliaio di addetti nel gruppo, Hanna Instruments dispone di quattro unità produttive (in Italia, Romania, Ungheria, Portogallo). Le sue linee di prodotto, dal controllo delle acque per piscine a quello per aziende agroalimentari, sono in continua evoluzione. Hanna Instruments ha realizzato il primo tester portatile, il primo misuratore resistente all’acqua e quello con stampante incorporata.
L’azienda dispone di uffici vendite e assistenza in 28 Paesi e quest’anno parteciperà al “The Big 5 Show” di Dubai. “Lavoriamo costantemente con questa zona - spiega il manager Andrea Maggio - grazie a un accordo con un distributore locale a cui vendiamo direttamente i nostri prodotti. Verso Dubai parte almeno una spedizione al mese ed entro fine anno contiamo di realizzare vendite negli Emirati Arabi per 100mila euro”.
ALLUSER INDUSTRIE Doppie porte interbloccate integrabili a controllo accessi e riconoscimento del volto con biometria. E’ la sicurezza il biglietto da visita di Alluser Industrie, l’azienda di Due Carrare presente quest’anno per la prima volta al “Big 5 Show” di Dubai. “Il mercato arabo offre molte opportunità, soprattutto grazie alla forte disponibilità economica degli acquirenti - spiega Massimo Nais, export manager di Alluser Industrie -. Contiamo di riuscire ad inserire il nostro prodotto in quest’area e ci appoggiamo alla fiera per trovare un distributore sul territorio”. Alluser Industrie, fondata nel 1969, ha 34 addetti, un fatturato di 8 miliardi di lire nel 2001, è presente con centri di distribuzione in Nord America, Asia, Africa e Australia.
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