Nel 2008 e 2009 a Padova 200 diplomati a indirizzo tessile a fronte di 780 assunzioni previste.
Giovedì 29 ottobre, alle ore 15.15, all’Istituto professionale Ruzza faccia a faccia tra dirigenti,
docenti, imprenditori e manager di marchi come Diesel, Xacus, Byblos, Dsquared, Il Gufo
IMPRESE & RIPRESA: L’ALLARME DEL SISTEMA MODA,
«MODELLISTI E TECNICI A RISCHIO ESTINZIONE»
La presidente Bellini: «La ripresa riparta dall’istruzione. Rafforzare il ponte scuola-impresa»
(Padova - 27.10.2009) - Modellisti, stilisti, periti confezionisti, responsabili delle lavorazioni esterne, addetti all’industrializzazione del prodotto, responsabili della qualità. Sono le figure professionali più richieste dalle imprese tessili e dell’abbigliamento padovane. E le più introvabili. Scherzi del mercato e del mismatch tra formazione e lavoro. Nel 2009 i diplomati ad indirizzo tessile-moda negli istituti tecnici della provincia di Padova sono stati un centinaio a fronte delle 230 nuove assunzioni previste dalle aziende del settore (fonte: indagine Excelsior). L’anno precedente stesso numero di diplomati a fronte di 550 assunzioni previste. Circa metà di queste figure (45,3%) viene considerata di difficile reperimento, nell’80,8% dei casi a causa della insufficienza di strutture formative rispetto alla domanda delle aziende. E la Sezione Moda e Tessili di Confindustria Padova lancia l’allarme. «Le imprese - afferma la presidente Sara Bellini - fanno sempre più fatica a trovare profili specifici. Se non ci sarà un’inversione di tendenza, e presto, potrebbero non esserci più nuove generazioni di modellisti e tecnici tessili». Con quali conseguenze sulla tenuta del settore è facile immaginare.
«La partita della ripresa - spiega Sara Bellini - si gioca sulle persone e sulle loro competenze. Tutto ciò è ancora più vero nel sistema moda, che a Padova conta quasi 2.500 aziende e dove contano sempre più di specializzazione e innovazione oltre a creatività e talento. Solo attraverso il dialogo continuo tra imprese, scuola e università si possono realizzare percorsi formativi davvero professionalizzanti, che aiutino a colmare il gap tra chi cerca e chi offre lavoro e ad agganciare prima la ripresa». «La sfida competitiva riparta dall’istruzione - chiede la presidente - aggiornando i programmi e i metodi didattici, dando più spazio alle attività di laboratorio, sviluppando competenze certificabili e spendibili nel mercato».
Per rafforzare il ponte scuola-impresa-territorio e superare la “crisi di vocazioni” tessili, la Sezione Moda e Tessili di Confindustria Padova metterà a confronto dirigenti e docenti con imprenditori e manager di marchi prestigiosi della moda come Diesel, Xacus, Byblos, Dsquared, il Gufo. L’occasione sarà la tavola rotonda “La fabbrica del bello...il bello della fabbrica”, che si terrà giovedì 29 ottobre 2009, alle ore 15.15, all’Istituto professionale E.U. Ruzza di Padova (via M. Sanmicheli, 8). All’evento, in collaborazione con Camera di Commercio, Ufficio Scolastico provinciale e Antia (Associazione Nazionale Tecnici dell’Industria dell’Abbigliamento) parteciperanno 150 dirigenti scolastici e docenti di istituti professionali e tecnici di tutto il Veneto oltre a imprenditori e manager del sistema moda.
I lavori saranno aperti da Luisa Tinti dirigente scolastico Ipsia Ruzza, Sara Bellini presidente Sezione Moda e Tessili Confindustria Padova, Roberto Furlan presidente Camera di Commercio Padova, Fabio Conte assessore alle Attività produttive e Istruzione Provincia di Padova, Franco Venturella dirigente Ufficio Scolastico Provinciale. Seguirà il confronto con i protagonisti della moda e le domande dei docenti a cui risponderanno Ubaldo Minelli amministratore delegato Staff International (licenziataria dei marchi Dsquared e Vivienne Westwood), Alessandra e Guido Chiavelli amministratori delegati Il Gufo, Tiziana Rosato responsabile risorse umane e organizzazione Gruppo Only the brave (holding a cui fa capo Diesel), Alfredo Pianezzola direttore generale Swinger International (proprietaria del marchio Byblos), Roberto Compagno presidente e amministratore delegato Incotex Industria Confezioni Tessili, Paolo Xoccato amministratore delegato Xacus.
MODA “MADE IN” PADOVA: TENGONO LE IMPRESE, MA PRODUZIONE –21% NEL PRIMO SEMESTRE. Le imprese padovane del sistema moda sono 2.469, pari al 22,8% del totale veneto, in leggera flessione rispetto al primo semestre del 2008 (-1,7%) se comparata al calo medio nella parte centrale del decennio (-2,5%). Gli occupati nel 2006 (ultimo dato disponibile) erano 17.976: il 17,7% del totale regionale, al terzo posto dopo Vicenza (31,9%) e Treviso (20,9%).
Nel 2008 il sistema moda padovano ha esportato prodotti per 927 milioni di euro, contribuendo per il 12,8% all’export provinciale. Si tratta della seconda voce di esportazione dopo la metalmeccanica e rappresenta il 10,3% del totale veneto. La Germania è il primo mercato di riferimento con una quota del 12,2%, seguita dalla Francia (11,7%). Tra i primi dieci mercati di sbocco della moda padovana da notare la crescita dell’export in Russia (+11,2%) e Svizzera (+13,1%) e il sensibile calo negli Usa (-27,4%).
I primi sei mesi del 2009 hanno registrato un andamento negativo (Unioncamere: Veneto Congiuntura), sia pure meno pesante rispetto alla media dei settori. La produzione è diminuita del -21,3% (-25,5% il dato medio), il fatturato del -16,8% (-23%), gli ordini interni ed esteri rispettivamente del -9,8 (-19,8%) e del -13,5% (-27,8%). L’occupazione ha segnato un calo del -2,3% (-3,6%).
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